il 9 Dicembre 1948, quindi successivamente alla creazione del Territorio Libero di Trieste, è stata firmata la Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio.
[È possibile leggere il testo completo sul sito del governo svizzero]
Leggiamone il secondo articolo:
Art. II
Nella presente Convenzione, per genocidio si intende ciascuno degli atti seguenti, commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale:
- a) uccisione di membri del gruppo;
- b) lesioni gravi all’integrità fisica o mentale di membri del gruppo;
- c) il fatto di sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale;
- d) misure miranti a impedire nascite all’interno del gruppo;
- e) trasferimento forzato di fanciulli da un gruppo ad un altro.
Siamo sicuri che alcune decisioni dell’epoca, come la chiusura dei cantieri, il boicottaggio dell’apertura di industrie finanziate dagli americani, l’appropriazione indebita di navi, l’esclusione dai posti pubblici, e così via… non abbiano prefigurato una violazione, seppure non grave come in altre parti del mondo, dell’articolo II di questa convenzione?
Alcuni dei risultati delle politiche colonialiste, a cui siamo (stati) sottoposti, sono:
◻ rovina del porto
◻ disoccupazione di massa
◻ emigrazione di oltre 30-40.000 triestini (principalmente in Australia e Argentina)
◻ emigrazione costante di giovani laureati
◻ livello di natalità bassissimo
◻ boicottaggio delle infrastrutture (in atto ancora oggi con le politiche ferroviarie italiane)
…e, infine:
◻ il disconoscimento della cittadinanza triestina, garantita direttamente dalle Nazioni Unite
In quest’epoca, noi non intendiamo “piangere” sul latte versato, ed è certamente vero che i triestini del dopoguerra, come quelli di oggi, devono essere in grado di assumersi le proprie responsabilità.
Potrebbe essere utile, però, iniziare a domandarci se i cambiamenti a cui abbiamo assistito, così come quelli che vedremo nel futuro prossimo, siano realmente frutto del caso, oppure pesantemente influenzati da chi, per interesse, è in grado di penalizzare alcune fasce della cittadinanza.
Finendo con il penalizzare — a lungo andare — tutta la città, e l’intero Territorio.
L’unico genocidio verificatosi nella Venezia Giulia è stato quello degli ebrei di Trieste e Gorizia nel 1943-1945.
L’articolo sopra spiga perchè si tratta di Genocidio, se non hai argomentazioni oltre la tua banale affermazione direi che il tuo commento è abbastanza inutile.